Uscita nr. 6A - 02 Aprile – Galbiate – Km 95 – partenza ore 8,00
GALBIATE, Italia
Uscita nr. 6A - 02 Aprile – Galbiate – Km 95 – partenza ore 8,00
Bussero, Pessano con Bornago, Caponago, Omate rondò, Burago Molgora tangenziale sud, Vimercate, Ruginello, Bernareggio, Robbiate, Imbersago, Arlate. Brivio ponte sull’Adda, Bisone, Calolziocorte, Pescate, Garlate, Galbiate, Villa Vergano, Ravellino fontana, Nava, Colle Brianza, Santa Maria Hoè bivio dell’ Alpino, Perego (Lissolo facoltativo), Sirtori, Viganò Brianza, Monticello Brianza rondò, Casatenovo, Valaperta, Cassina de Bracchi, Osnago, Brugarolo, Ronco Briantino, Bernareggio, Ruginello, Vimercate rondò Torri Bianche, Burago Molgora, Omate rondò, Caponago, Pessano con Bornago, Bussero.
Indice di difficoltà - Medio Alto - strappi di giornata - da Garlate a Galbiate a Villa Vergano fino a Ravellino - il Lissolo o la salità verso Sirtori.
Il Presidente A.S.D. Macallesi
Giordano Bonomi
NOTE GEOGRAFICHE:
Galbiate (Galbiàa in dialetto brianzolo) è un comune italiano di 8 551 abitanti della provincia di Lecco, in Lombardia, capoluogo della Comunità montana Lario Orientale - Valle San Martino e sede del Parco regionale del Monte Barro.
La località, parte dei siti cluniacensi[3], è uno dei comuni più a nord della Brianza e si trova sul crinale che collega proprio il monte Barro con il colle di Brianza, in una posizione sovrastante il lago di Annone, il lago di Garlate e gli altri comuni limitrofi.Galbiate è famosa anche all'estero perché vi risiede il celebre cantante e attore italiano Adriano Celentano.
- Villa Ballabio Bertarelli
è l'edificio di maggior pregio di Galbiate. L'attuale fabbricato, le cui prime tracce risalgono al Seicento e Settecento legate alle famiglie dei Gariboldi e dei Villa, è il risultato di contributi diversi succedutisi all'inizio dell'Ottocento quando erano proprietari i banchieri milanesi Ballabio. L'esedra che fronteggia la villa è opera dell'architetto lecchese Giuseppe Bovara mentre la meridiana, la fontana e gli affreschi che conferiscono l'attuale aspetto neo-barocchetto si devono a Piero Portaluppi quando la proprietà passò alla famiglia Bertarelli. Nell'ottobre 2003 la proprietà passò al comune, il Parco del Monte Barro acquistò il giardino storico di circa 7000 m², un'ala della dimora e la dipendenza di 635 m² di superficie utile in cui, dal 2006, ospita la sede centrale del Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia.[4]
Altre date
- 2 Aprile 2017 08:00 - 12:00
- 2 Aprile 2017 08:00
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