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Uscita nr. 16A - 11 Giugno – Bedulita – Km 100 – partenza ore 7,00

Bedulita
Categoria
Stagione 2017
Data
11 Giugno 2017 07:00 - 12:00
Luogo
Bussero - 24030 Bedulita BG, Italia
Telefono
3483794355
Email
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Uscita N°
16A
Distanza Km
100
Livello Difficoltà
Alto
Bedulita è un comune di 740 abitanti della provincia di Bergamo situato in Valle Imagna 600 metri.


Uscita nr. 16A – 11 Giugno – Bedulita – Km 100 – partenza ore 7,00


Bussero, Pessano con Bornago, Caponago, Omate rondò, Burago Molgora tangenziale sud, Vimercate, Ruginello, Bernareggio, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Paderno d’Adda ponte San Michele, Calusco d’Adda, Terno d’Isola, Presezzo, Ponte San Pietro, Brembate di Sopra, Almenno San Salvatore, Strozza, Capizzone, Bedulita, Roncola San Bernardo, Barlino, Almenno San Bartolomeo, Brembate di Sopra, Ponte San Pietro, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Madone, Filago centro, Marne centro, Grignano, Capriate San Gervasio, Trezzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Trezzano Rosa, Masate rondò, Gessate, Pessano con Bornago, Bussero.

Indice di difficoltà - Alto. - Lunghezza della salita 10,140 Km - dislivello da superare  624 metri - pendenza media 6,15% - il tratto più impegnativo di circa 800 metri è situato tra il 2° ed il 3° Km.




Note di carattere storico e geografico.


     Bedulita paese vanta una storia millenaria. Risalgono approssimativamente all'anno 1000 le origini di questo borgo posto a mezza costa sul monte Albenza, anche se è presumibile che vi fossero insediamenti umani già molti secoli prima di questa data, come si evince da alcuni ritrovamenti avvenuti nella grotta denominata Buco del Corno, dove sono stati portati alla luce frammenti di ceramica.
     Si presume inoltre che già in epoca longobarda fossero presenti piccoli agglomerati, tanto che il paese originariamente veniva chiamato con il nome di San Michil, in onore al santo venerato dai Longobardi stessi e che tuttora è il patrono della parrocchia.
È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, tanto da essere citato in documenti ufficiali per la prima volta nell'anno 1219. La tradizione vuole che il toponimo prenda spunto dal contesto naturalistico, un grande bosco di betulle (appunto beduletas), che avvolgeva il paese.
     L'epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero castelli e fortificazioni, e Bedulita non fu da meno: a tal riguardo esistono alcuni resti di costruzioni, tra le quali spicca il campanile dell'attuale chiesa, sorto appunto su una torre utilizzata a scopi difensivi risalente ad un periodo compreso tra il XII ed il XIII secolo.
     I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni.
Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute anche a Bedulita nel 1363, nel 1376 e nel 1407, e soffocate con le armi.
     La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, tra cui Bedulita, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca.
Nel corso degli anni andò acquisendo sempre maggiore prestigio la locale famiglia dei Personeni, che annoverò tra le sue fila illustri personaggi, tra cui spiccano Aurelio, cognato di Papa Clemente VIII, e Cinzio, elevato al porporato.
     Un fatto curioso vide protagonista l'intera comunità nel 1756: in epoca illuminista, il ruolo centrale della chiesa cattolica era messo in discussione dalle teorie del tempo, divulgate nella zona da numerosi adepti. Gli abitanti si riunirono così presso il Ponte Giurino dove giurarono fedeltà alla chiesa romana.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.

Il Presidente A.S.D. Macallesi
         Giordano Bonomi


 
 

Altre date

  • 11 Giugno 2017 07:00 - 12:00
  • 11 Giugno 2017 07:00

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